LASER frazionale non ablativo
1. È un trattamento non invasivo di ringiovanimento del viso, collo, decolleté e dorso mani mediante tecnologia TFL: è un laser termofrazionale che determina una coagulazione non ablativa con conseguente microesfoliazione dell'epidermide e un minimo danno termico che crea una contrazione delle fibre e conseguente incremento delle fibre collagene. Tutto ciò è possibile non solo per le particolari caratteristiche dell’energia utilizzata (due lunghezze d'onda: 1540 nm e 980 nm), ma anche per l'utilizzo di nano-tecnologie, nella realizzazione di uno speciale manipolo in grado di erogare 1000 microspot al secondo, mantenendo l'energia selezionata. Ciò porterà ad una esecuzione del trattamento più rapida e quindi più sopportabile per il/la paziente.
Il manipolo scanner produce piccole lesioni termiche su circa il 20% della zona trattata, migliaia di microbeam invisibili, una sorta di lieve rossore puntiforme. Il frazionamento della zona trattata dal LASER è un fatto di importanza basilare per la cura e per la rigenerazione del nuovo derma, perché le microlesioni sono separate da tessuto sano, che riattiva un intenso processo di rigenerazione dei tessuti e di produzione dei fibroblasti, i quali, a loro volta, creano collagene ed elastina. In particolare la lunghezza d’onda 1540 nm agisce ad una profondità sino ad 1 mm nel derma, inducendo una contrazione delle fibre collagene ed elastiche che determina come risultato una cute maggiormente tonica, mentre la lunghezza 980 raggiunge i 2 cm di profondità, permettendo di creare un ulteriore effetto di biostimolazione, accelerando così il periodo di rigenerazione della zona trattata.
2. La metodica del laser resurfacing è utilizzata con successo da molti anni nel ringiovanimento del volto perché in grado di migliorare le rughe, i danni da esposizione solare, le macchie cutanee, le cicatrici e le acne in fase attiva o cicatriziale; la tecnologia TFL permette inoltre di migliorare anche consistenza ed elasticità della pelle.
3. Gli effetti di un laser non ablativo sul collagene non sono immediati, ma richiedono il tempo necessario (3 settimane circa) affinché si formi nuovo collagene; inoltre la tecnica “frazionale” richiede più sedute (in media 4) per ottenere un risultato visibile. Nonostante ciò, i laser frazionali e la tecnologia non ablativa si sono notevolmente evoluti e diffusi proprio perché gli effetti secondari sono minimi, il dolore è notevolmente ridotto e tra una seduta e l’altra non è necessaria alcuna interruzione della vita sociale.
4. I risultati persistono nel tempo, in media due anni, sia pure con valenze diverse; per mantenere i risultati è consigliabile ripetere le sedute.
5. Durante il trattamento il/la paziente avverte un certo dolore, in genere riferito come modesto ma che dipende anche dalla zona da trattare e dalla soglia del dolore personale. Per diminuire tale fastidio si possono utilizzare creme anestetiche da applicare un’ora prima della seduta.
6. È importante proteggere gli occhi durante la terapia con gli appositi occhiali protettivi.
7. Dopo la terapia TFL la cute è arrossata più o meno intensamente e tale rimarrà per almeno 2-3 giorni. È probabile avvertire una sensazione di bruciore. Le discromie diventeranno sempre più scure con il passare dei giorni. A livello di questi punti o nelle zone più intensamente arrossate si può evidenziare anche un minimo scollamento cutaneo che porta alla formazione di micro-vescicole e quindi croste tipo intensa scottatura solare estiva.
Per evitare il più possibile questi fenomeni il paziente dovrà applicare sulla cute trattata anche più volte al giorno un velo leggero di una crema idratante/ossido di Zinco per 2 settimane. Esiste sempre anche un rischio di depigmentazioni o iperpigmentazioni nelle aree trattate soprattutto nei soggetti con pelle scura. Tali alterazioni del pigmento di solito regrediscono nel giro di qualche mese senza esiti di sorta. Tuttavia è fatto divieto al/alla paziente di esporsi al sole o lampade abbronzanti per almeno 4 settimane prima e dopo il trattamento.
Non bisogna inoltre sottoporsi a peeling di sorta; non si può somministrare Isotretinoina.
Segnalare la presenza di infezioni erpetiche. Eventuali trasgressioni possono provocare alterazioni del pigmento, ustioni, cicatrici. Alterazioni cutanee ed infezioni sono comunque possibili ed è importante quindi attenersi strettamente alle direttive post-trattamento impartite dal medico.